“La prossima stagione della cooperazione sociale dipende dal futuro che sapremo costruire”, così ha aperto i lavori della mattinata Roberto Baldo, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Veneto, spiegando come la questione del ricambio generazionale nelle cooperative sia un tema che sta molto a cuore a Confcooperative Veneto e come se ne stia promuovendo una discussione anche attraverso i Gruppi Giovani afferenti alle Federazioni provinciali.
I troppi servizi a bassa redditività che le cooperative si trovano a gestire, la nuova percezione del lavoro soprattutto da parte dei più giovani, la fase di gelo demografico con la conseguente difficoltà di attrarre e trattenere giovani cooperatori, la sfida per ogni cooperativa nel coniugare idealità e operatività, la faticosa innovazione nelle cooperative di fronte ai mutamenti della società, sono solo alcuni dei temi che si sono affrontati nella giornata di oggi 7 giugno 2024 presso la “Casa Religiosa di Ospitalità San Marco” a Monteortone, Abano Terme (PD).
Temi messi a fuoco grazie al supporto del prof. Lorenzo Biagi, docente di Antropologia filosofica e di Etica, presso lo IUSVE di Venezia, che ha condiviso un approfondimento sui valori fondativi della cooperazione sociale e la loro attualizzazione, e del prof. Luca Fazzi del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, che ha messo in evidenza come nella gestione quotidiana dei servizi si rischiano di trascurare elementi di motivazione e idealità che devono essere parte integrante dell’azione cooperativa.
Nel pomeriggio il confronto è continuato nei lavori di gruppo in cui si è discusso in particolare su quali strategie adottare per selezionare e trattenere i giovani lavoratori nelle cooperative, quali modelli organizzativi e di governance introdurre per essere maggiormente competitivi, che tipo di politiche di settore sviluppare per rendere le cooperative sociali attrattive e su come formare e trasmettere conoscenze e ideali ai futuri dirigenti cooperatori.
Una giornata quella di “Monteortone” che vuole essere solo l’inizio di un percorso di pensiero che coinvolgerà le Cooperative sociali del nostro territorio per portare allo sviluppo di nuove visioni e approcci trasformativi per rinnovare e rinsaldare i valori sani e autentici della mutualità e dell’attenzione alla persona di cui questo tipo di organizzazioni sono la massima espressione.