La Cultura della parità di genere: Trasformazioni Organizzative e Sostegno nella Lotta alla Violenza di Genere
La cooperazione, nella sua natura democratica, partecipata e fondata sul principio “una testa un voto”, nasce a vocazione paritaria.
E’ per questo che Confcooperative ha dato vita nel 2005 ad una Commissione Dirigenti Cooperatrici a livello nazionale e sempre nel 2005 è stata istituita anche la speculare Commissione a livello regionale. La Commissione ha lo scopo proprio di porre l’accento e lavorare per una parità di genere e generazionale e - oggi più che mai - è importante che intervenga e sproni il mondo di Confcooperative a guardare alla parità di genere come un traguardo da raggiungere appieno all’interno delle imprese e dell’organizzazione.
Uno scopo che si sta perseguendo attraverso più iniziative e progetti e anche attraverso un evento/confronto che si è svolto il 14 novembre 2024 presso l’Hotel Crowne Plaza di Padova dal titolo rappresentativo: “Che GENERE di Cooperazione? Culture organizzative in trasformazione”.
L’incontro, molto partecipato, ha riunito rappresentanti, esperti e professionisti del settore, tutti spinti dal desiderio di affrontare un tema di grande attualità: come la cooperazione possa rispondere appunto alle sfide delle disparità di genere e generazionali.
Raffaella Da Ros, Coordinatrice della Commissione Dirigenti Cooperatrici ha introdotto subito il tema centrale del convegno: la questione della disparità di genere e generazionale, vista non solo come un aspetto valoriale ma come un obiettivo concreto che tocca il mondo cooperativo e ne influenza l’efficacia.
“Non è un caso che la Commissione Dirigenti Cooperatrici Veneto – queste le parole della Presidente - si impegni su vari fronti: dalla promozione della cultura cooperativa alla formazione e sviluppo delle competenze, fino alla rappresentanza territoriale e alla partecipazione ai tavoli di lavoro.
E che oggi rappresenti un punto di riferimento per Confcooperative, operando per garantire pari opportunità e promuovere la valorizzazione delle competenze di tutti i membri delle cooperative, senza distinzioni di genere o età.”
Il programma è proseguito con Pierpaolo Prandi, dell'Area Studi di Confcooperative, che ha offerto uno sguardo aggiornato sui principali trend della cooperazione, sottolineando l'importanza crescente delle donne e dei giovani nelle dinamiche di governance. Successivamente Tiziana Boggian, Presidente di Confcooperative Padova, ha guidato i partecipanti in un percorso di riflessione sul cambiamento culturale all'interno delle cooperative, evidenziando l'importanza di una trasformazione profonda e sostenibile.
La seconda parte del convegno ha affrontato il tema degli strumenti concreti per ridurre il divario di genere all’interno delle cooperative. Daniela Moro di Irecoop Veneto ha parlato di leadership e stereotipi, presentando i risultati delle sperimentazioni della DGR 1522, un'iniziativa dedicata alla promozione della parità attraverso la ricerca e l'azione pratica.
È stata poi la volta di Francesca Besco, Auditor e Consulente per Unioncamere, che ha illustrato il valore strategico dei KPI (Key Performance Indicators) nella certificazione di parità di genere, spiegando come questi indicatori possano misurare e incentivare un’organizzazione più equa e inclusiva.
Una delle sessioni più intense del pomeriggio ha visto gli interventi di Alice Zorzan della Cooperativa Gruppo R e Ilary Giacobbe della Cooperativa Peter Pan. Le due rappresentanti hanno raccontato come le loro cooperative si impegnino attivamente per contrastare la violenza di genere, fornendo supporto concreto alle persone in situazioni di fragilità. Le loro testimonianze hanno messo in luce il ruolo sociale e umano della cooperazione, capace di intervenire in ambiti cruciali per la comunità.
In chiusura, Daniela Galante, Direttore di Confcooperative Veneto, ha proposto una riflessione sulle “traiettorie di sviluppo” del movimento cooperativo nella regione, spiegando come le politiche associative stiano sostenendo l’evoluzione di una cooperazione sempre più paritaria ed inclusiva. Diletta Cigolini ha poi coordinato un confronto aperto, in cui i partecipanti hanno potuto condividere proposte, idee e riflessioni prima di chiudere la giornata con un momento di networking informale.
“Il convegno “Che GENERE di Cooperazione?” – queste le conclusioni di Daniela Galante - ha dimostrato come la cooperazione rappresenti uno spazio di crescita e inclusione in continua evoluzione, un luogo in cui ogni persona può trovare il proprio valore e contribuire in modo unico al successo collettivo. Questo incontro a Padova si è rivelato un momento di ispirazione per i partecipanti, rinnovando il loro impegno verso una cultura cooperativa capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.”