- Congelamento delle uscite di natura finanziaria: l’art 56 del Decreto “CuraItalia” consente a micro, piccole e medie imprese che non abbiano posizioni debitorie classificate tra le esposizioni deteriorate, di chiedere la sospensione del pagamento delle rate di mutui, finanziamenti (anche perfezionati a mezzo di cambiali agrarie) e leasing, mediante una semplice comunicazione;
- Iniezione liquidità: per le realtà in difficoltà ad affrontare uscite per mancanza di liquidità, c'è la possibilità di accedere a linee di credito garantite all’80% dal Fondo Centrale di Garanzia. Inoltre, oggetto della garanzia possono essere anche le erogazioni per rifinanziare debiti pre-esistenti, purché il nuovo credito incrementi di almeno il 10% il debito residuo del precedente finanziamento;
- Rinegoziazione del credito: è possibile chiedere l’estensione fino al 100% della durata residua del finanziamento, mediante l’addendum del 9 marzo 2020 all’Accordo per il Credito 2019 dell’ABI. Per quanto concerne il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione, invece, è previsto un periodo massimo di allungamento pari a rispettivamente 270 giorni e 120 giorni. Tale azione può fungere da punto di partenza per un’analisi più dettagliata della gestione finanziaria della cooperativa, aprendo ulteriori possibilità circa la razionalizzazione e l’ottimizzazione dei flussi finanziari necessari all’attività ordinaria e straordinaria.
In aggiunta alle tre macroaree di intervento di cui sopra, Confcooperative Veneto eroga consulenze anche in materia di risparmio approvvigionamento di energia elettrica e Gas. Per informazioni e richieste inviate una mail agli indirizzi menin.f@confcooperative.it e tamiazzo.m@confcooperative.it.