Un secolo da celebrare, un futuro da scrivere insieme!

Un secolo da celebrare, un futuro da scrivere insieme!

Un secolo da celebrare, un futuro da scrivere insieme! 1919-2019: 100 anni di storia, di attività, di obiettivi raggiunti, ma anche di basi solide per scrivere il futuro per Confcooperative. Questo il leit motiv del convegno che ha avuto luogo mercoledì 27 novembre, a Soave (Verona), nella suggestiva cornice di Rocca Sveva, all’ombra delle mura dello storico castello. 

Categorie: Primo Piano

Tags: ConfcooperativeVeneto CentoAnni

"Abbiamo voluto caratterizzare il 2019, anno del centenario, dedicando più tempo alla riflessione sul futuro. Un futuro di grande cambiamento, di globalizzazione, che si fonda sulla ricetta di 100 anni fa, ossia avere occhi e orecchie per ascoltare i bisogni delle nostre comunità e sapere costruirne le risposte", ha affermato Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative. Progetti e obiettivi che hanno radici profonde come testimonia Ugo Campagnaro, presidente di Confcooperative Veneto: "la guerra, la miseria, la pellagra, la spagnola, l'immigrazione, la Chiesa cattolica che si è occupata dei bisogni primari delle persone, la cooperazione, il credito, questo raccontano i nostri 100 anni di storia. Oggi come allora la cooperazione continua a dare risposte". Mentre in un messaggio inviato per l'occasione, il governatore del Veneto Luca Zaia, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle cooperative: "I nostri territori devono molto a questo modello di business. Un secolo di storia scritta da realtà che oggi si possono definire i 'nonni' della cooperazione, che sono stati omaggiati per il loro operato e che, simbolicamente, hanno passato il testimone ai 'nipoti' ai giovani, che si sono messi in prima linea con idee e progetti". 

Ne è testimonianza Food4me, una cooperativa nata nel veronese con l’intento di mettere al centro i diritti in un settore di profondo precariato come quello dei riders. Serena e Francesco hanno dato vita ad una piattaforma di food delivery che riconosce ai suoi lavoratori i diritti sindacali, malattia e contributi. Il futuro passa anche dall’esperienza degli studenti che hanno preso parte al progetto di educazione all'imprenditorialità cooperativa,  Coop work in class, che ha permesso loro di creare un’impresa cooperativa simulata dopo un percorso formativo. A darne testimonianza sono Alessandro, Lorenzo e Marianna del liceo Luca D’Aosta di Padova, che hanno lavorato al progetto turistico-culturale Padova Urbs Picta. 

Al tavolo dei relatori Emanuela Buccioni, biblista, ha offerto spunti di riflessione sull’impronta cattolica della cooperazione: “Vorrei rimettere al centro l’uomo e il lavoro, la missione che Dio dà all’uomo e alla donna sulla terra, alla responsabilità che ognuno ha verso gli altri che dovremo riscoprire e chiamare fratelli e verso la terra”. Dalle radici che hanno fatto grande il passato, agli strumenti per scrivere il futuro, un futuro che passa attraverso la trasformazione come ha spiegato Nicola Mezzetti, docente dell’Università di Trento: “La sfida interessante che ha davanti la cooperazione è quella di costruire dei tavoli per comprendere e declinare in che modo le tecnologie possono rafforzare il perseguimento dei principi  dei valori della cooperazione, anziché andarli ad eroderli”.

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