Perché dobbiamo conoscere la "compliance"?

Perché dobbiamo conoscere la "compliance"?

Perché dobbiamo conoscere la "compliance"?
Venerdì 23 marzo, presso la sede della Federazione Veneta BCC – Via Longhin, 1 a Padova, si svolgerà il Seminario regionale sulla Compliance. Ma di cosa si parlerà nello specifico e perché è importante esserci?



Categorie: Dall' Unione

Tags: irecoopeventicompliance

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Venerdì 23 marzo 2018, alle 9.00, Confcooperative Veneto e Irecoop Veneto organizzano il Seminario regionale “Gestione e rispetto della Compliance: nuova opportunità competitiva per l’impresa cooperativa” (iscriviti entro il 20 marzo). Ma di cosa parliamo quando parliamo di Compliance? E perché è così importante essere aggiornati e preparati su questo tema?
Ce lo spiega Alessandro Mason, di Irecoop Veneto.
Cos'è la compliance?
"Il mondo della compliance è il mondo della conformità legislativa. Parlare di Compliance oggi significa parlare di conformità legislativa, ma anche della capacità per le organizzazioni di introdurre nel loro modo di operare un pensiero su ciò che è il futuro dei rischi presenti. E  introdurre una gestione olistica dell’approccio al rischio
Non è solo un ”essere a posto con le leggi", ma un essere a posto oggi e costruire un sistema perché questo essere a posto ci permetta di governare la conformità nel tempo."

Ma "essere a posto con le leggi" non dovrebbe essere una cosa normale per un'impresa? Cosa c'è di innovativo nel concetto di "compliance"?

"Dovrebbe, ma non è sempre così. La cultura legislativa su cui ci appoggiamo è di tipo latino e il nostro approccio alla conformità è un approccio tipico dei paesi latini:  ti comando di fare alcune cose e controllo che tu le rispetti, andando a innescare un circolo non virtuoso in cui aumento il gradi di regole nella convinzione che aumento il gradi di rispetto. 

Abbiamo una proliferazione di norme con lo scopo di andare a intercettare i comportamenti scorretti. In realtà alla fine i risultati, come sappiamo, non sono proprio quelli voluti.
Noi viviamo in un contesto in cui sono le regole a muovere la struttura dei nostri sistemi di controllo.
Le organizzazioni, invece, dovrebbero fare proprio il pensiero per cui si tiene sotto controllo il rispetto delle regole, ma si mette anche in piedi un sistema che non si muove solo perché cambiano le regole, ma si muove perché cambiano i rischi legati alle attività. "
Qual è la figura che all'interno di un'impresa si dovrebbe interessare alla compliance?
"Quando parliamo di sistemi di gestione parliamo di un insieme di persone, strumenti organizzativi e mezzi. Pertanto la produzione di un sistema di gestione non è una traduzione di tipo amministrativo, ma è un elemento strettamente operativo legato alla vita stessa dell’organizzazione.
Pertanto per le persone c’è la formazione, per l’organizzazione ci sono i sistemi di gestione, per i mezzi ci sono gli investimenti necessari per far sì che tutto possa funzionare nel tempo.

Il seminario del 23 marzo, quindi, può coinvolgere sia l’amministratore, sia il soggetto che si occupa di costruire i sistemi di gestione, l’ottica sarà quella di parlare di compliance ma anche di quali potrebbero essere le soluzioni possibili. 
L’imprenditore si trova a gestire una serie di complessità e una serie di sistemi diversi per ogni area:  si va dagli aspetti fiscali e contabili, agli aspetti ambientali, di sicurezza, di rapporto con i lavoratori, di tutela della materia con la privacy, etc..  Come fa a gestirli se non ha una visione olistica del tutto e degli strumenti che lo aiutino a tradurre questi sistemi in operatività?
Quello che vogliamo tentare di fare è costruire uno strumento di sintesi della complessità normativa, che è la valutazione del rischio, fatta e spiegata in maniera che l’imprenditore possa mettere in fila le cose da fare e trasmetterle a chi di dovere."

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