Firmata a Roma la Carta della buona accoglienza

Firmata a Roma la Carta della buona accoglienza

Firmata a Roma la Carta della buona accoglienza

Firmata la carta che definisce le linee guida per la buona accoglienza a livello nazionale: un documento firmato congiuntamente da cooperative, governo e Anci all'insegna della microaccoglienza, della trasparenza e dell'attenzione alla persona.

Categorie: Primo Piano

Tags: federsolidarietàmigrantiaccoglienza

Al Viminale a Roma nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio 2016 è stata firmata la “Carta per la buona accoglienza”

Il documento, sottoscritto da Ministero dell’Interno, Anci e Alleanza delle cooperative sociali,  si impegna ad allargare la rete dello SPRAR e adottarne a livello unitario i principi, la trasparenza amministrativa e le modalità di accoglienza.
L’obiettivo primario su cui si impegnano i firmatari della Carta è infatti quello di passare gradualmente dall’accoglienza in centri collettivi a percorsi di accoglienza in abitazione, con standard di qualità che garantiscano servizi adeguati, dalle caratteristiche delle stesse abitazioni alla presenza di personale socio educativo qualificato in ogni fase dell’accoglienza. L’adeguamento alle politiche dello SPRAR si concretizzerà anche con la realizzazione di percorsi di mediazione culturale, corsi di italiano, tutela legale, garanzia di pasti, vestiario, igiene personale, formazione professionale e azioni costanti di coinvolgimento dei territori che accolgono i migranti, con un lavoro congiunto di Comuni e Prefetture.

«Consegneremo a tutte le Prefetture – ha annunciato ieri il portavoce dell'Alleanza delle Cooperative Sociali, Giuseppe Guerini, nel corso della presentazione al Viminale - una white list delle cooperative sociali al fine di elevare il rating della legalità nell'assegnazione degli appalti».

Un richiesta di cambiamento nella gestione dei profughi che in questi mesi di emergenza migranti aveva più volte rivolto  Confcooperative a livello nazionale e locale: Confcooperative Federsolidarietà Veneto già a settembree dello scorso anno aveva presentato il documento “Linee guida: Standard Minimi di Servizio per i Progetti di Accoglienza rivolti a Persone Richiedenti Protezione Internazionale” in cui venivano segnalati alle cooperative dei parametri da rispettare per l’accoglienza dei migranti e che già indicava come strada da seguire quella della microaccoglienza diffusa sul territorio. 


Roberto Baldo, presidente di Federsolidarietà Veneto, manifesta la sua soddisfazione “Finalmente. Era ora. - queste le parole del Presidente Baldo - Grazie al lavoro di Ministero, Federazione e ANCI definiamo delle linee di comportamento unitarie che ricalcano il modello dello SPRAR, quindi di un’accoglienza all’insegna dell’integrazione e del sostegno. Finalmente si esce dall’equivoco e dalla zona grigia in cui ognuno faceva accoglienza a modo proprio. Ora ci auguriamo che le Prefetture smettano di seguire ognuno una propria strada, ma che inizino ad avere modalità unitarie in risposta all’emergenza, un’emergenza che c’è e va gestita. Noi abbiamo avanzato da tempo le nostre richieste e ora attendiamo che le Prefetture ci diano una risposta.”   

 


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