Sostenibilità e inclusione: quando la collaborazione tra aziende profit e non profit disegna nuove opportunità per l’inserimento lavorativo delle persone fragili e lo sviluppo del territorio.

Sostenibilità e inclusione: quando la collaborazione tra aziende profit e non profit disegna nuove opportunità per l’inserimento lavorativo delle persone fragili e lo sviluppo del territorio.

Sostenibilità e inclusione: quando la collaborazione tra aziende profit e non profit disegna nuove opportunità per l’inserimento lavorativo delle persone fragili e lo sviluppo del territorio.

Se ne è parlato ieri a Verona nel seminario “ SVILUPPO SOSTENIBILE E INCLUSIVO E FILIERE PROFIT-NO-PROFIT “ all’interno della Settimana della Sostenibilità.

Categorie: FEDERSOLIDARIETA

Tags:

Un’intera giornata di approfondimento e riflessione sull’obiettivo 8 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti.

Ieri a Verona presso la sede di Villa Buri, cooperative sociali e aziende hanno dialogato insieme su possibili strategie di business, nel seminario organizzato da Irecoop Veneto con il supporto di Confcooperative Veneto, della Fondazione Università Ca’ Foscari e del Centro Produttività Veneto, nell’ambito della Settimana della Sostenibilità promossa da INN Veneto, una rete di università, enti di formazione e associazioni di categoria che promuove progetti di innovazione sociale per lo sviluppo della Regione del Veneto.

Coniugare la sostenibilità delle imprese con l’inclusione sociale e l’aumento dell’occupazione è il focus su cui si sono focalizzati i workshop della giornata, valorizzando sia i contributi del mondo accademico, sia le buone pratiche che imprese profit e non profit stanno sperimentando anche grazie a proficue collaborazioni tra loro. Silvia Cantele dell’Università di Verona ha evidenziato proprio l’importanza di creare alleanze tra diverse aziende, mettendo in comune competenze ed esperienze differenti, per favorire la scalabilità delle azioni creando maggiore impatto sul territorio. Elisa Gritti dell’Università di Venezia ha messo l’accento sulla necessità di guardare al futuro implementando nuovi piani di business che prevedano azioni mirate al perseguimento della sostenibilità.

Flaviano Zandonai del Gruppo CGM ha spiegato la necessità di cogliere le opportunità del valore aggiunto che le cooperative sociali possono apportare al mondo profit: “Possiamo fare delle cose sul tema del rafforzamento dei partenariati tra profit e non profit, sfruttando anche il momento che stiamo vivendo nelle politiche. Erano decenni che non c’erano politiche pubbliche così orientate verso questo obiettivo e con un buon budget a sostegno – e continua - Il mondo delle cooperative può svolgere un triplice ruolo nella collaborazione con il profit. Può aiutare le imprese profit a ricostruire le loro filiere di forniture e produzione, che in questo momento sono state compromesse dalla pandemia. Un altro ambito di collaborazione è quello mercato del lavoro e delle competenze, molte imprese oggi fanno fatica a trovare lavoratori e altre figure professionali, secondo me dal mondo del terzo settore potrebbero venire indicazioni non solo sulle competenze tecnico-gestionali ma anche sulle competenze soft, perché per i lavoratori le capacità di relazione, di lavoro di gruppo, di problem solving… sono fondamentali. 

Terzo ambito: potrebbe aiutare a sviluppare un mercato di prodotti sostenibili e inclusivi, con la capacità di veicolarli attraverso le loro reti, costruendo marchi e brand con alto valore aggiunto sociale e ambientale”. Le esperienze positive di collaborazione profit-non profit non mancano, come ha raccontato Elena Brigo, presidente della cooperativa sociale Panta Rei: “La nostra cooperativa ha scelto di mettersi coraggiosamente sul mercato. Il 99% dei nostri clienti sono privati. Possono apprezzare i nostri servizi in termini di qualità e prezzi, ma anche per la nostra mission, che è quella di sensibilizzare sui temi dell’inclusione, della sostenibilità e della solidarietà”.

A rappresentare la voce di un’azienda era presente Federica Cerretti di Apepak. In un’ottica di sostenibilità, l’azienda produce pellicole in cotone organico e cera d’api per ridurre il consumo di plastica in cucina. E hanno scelto di farlo collaborando con il mondo della cooperazione sociale. L’alleanza si è talmente rafforzata che a giugno 2021 l’azienda si è trasformata in una società benefit, riconoscendo alla cooperativa. L’Incontro Industria 4.0 un ruolo di socio e non solo di fornitore: “Vogliamo rispecchiare le famose tre P delle società benefit: cioè ovviamente i Profitti, ma anche le Persone e il Pianeta. Attraverso L’Incontro Industria, producendo i nostri Apepak possiamo anche reintegrare nel tessuto sociale ed economico persone con disabilità prima disoccupate”.

La giornata si è conclusa con l’intervento del dott. Alessandro Agostinetti della Direzione Lavoro della Regione del Veneto che ha evidenziato che per puntare sempre più ad un’economia sociale che sappia produrre impatto positivo per la comunità locale e creare nuovi posti di lavoro, la sinergia tra attori profit e non profit è strategica. E come anche la Regione stia promuovendo politiche integrate tra Assessorati al Lavoro e ai Servizi Sociali mettendo la persona al centro degli interventi, siano essi di inserimento lavorativo o di inclusione sociale e partecipazione attiva.


Tag:

iTAG

ilCALENDARIO

«aprile 2024»
lunmarmergiovensabdom
25262728293031
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293012345