UN CINEMA CAMP PER EDUCARE ATTRAVERSO L’ESPRESSIONE DELLA CREATIVITÀ

UN CINEMA CAMP PER EDUCARE ATTRAVERSO L’ESPRESSIONE DELLA CREATIVITÀ

UN CINEMA CAMP PER EDUCARE ATTRAVERSO L’ESPRESSIONE DELLA CREATIVITÀ

Una “Bella storia!” quella ideata dalla cooperativa sociale Titoli Minori di Chioggia (VE) per ragazzi delle medie e delle superiori. Soprattutto nel post “lockdown”

Categorie: Primo PianoFEDERSOLIDARIETA

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Sono passate ormai 2 settimane da quando ha preso avvio l’avventura del “Bella Storia” Cinema Camp a Chioggia, il primo laboratorio di cinema per ragazzi e ragazze delle medie e delle superiori, ideato e organizzato dalla cooperativa sociale Titoli Minori, associata a Confcooperative Federsolidarietà Veneto, in collaborazione con la Cooperativa “REM-Creative Lab” e la scuola di teatro “Bussolà” di Chioggia.

Il Camp ha formato alla fotografia, sceneggiatura e teatralità i ragazzi coinvolti, che alla fine produrranno dei corti, scritti, ideati, sceneggiati, montati e recitati da loro stessi , divisi in gruppi e in case di produzione inventate da loro con tanto di nome d’arte.

Circa una cinquantina i giovani che hanno aderito all’iniziativa, un numero ben superiore alle aspettative degli organizzatori, giovani provenienti non solo da Chioggia ma anche da Piove di Sacco, Cavarzere e dintorni.

Ora l’avventura sta volgendo al termine. Ma il bagaglio di ognuno dopo questa esperienza è ricchissimo.

Il 1 luglio alle ore 20. 30  presso le opere parrocchiali della Madonna della Navicella di Chioggia ci saranno le premiazioni dei cortometraggi realizzati dai ragazzi, valutati da una giuria di esperti.  Per le misure anti covid alla serata potranno partecipare un massimo di  due persone per ogni ragazzo coinvolto.

“Quando ci sono le opportunità i ragazzi sanno scatenare la loro creatività”- raccontano le educatrici dell'equipe-”e noi siamo strabiliate dall'impegno, la passione e la determinazione che ognuno di loro ha messo in campo per raggiungere un obiettivo comune”.

Il camp ha rappresentato per gli adolescenti un'opportunità straordinaria di aprire una finestra sull'arte, in un momento storico nel quale c'è l'assoluto bisogno di far emergere la parte più creativa ed espressiva che ciascuno porta dentro di sé. I ragazzi e i giovani sono sicuramente tra coloro che hanno maggiormente sofferto le chiusure e gli isolamenti causati dalla pandemia e questo laboratorio ha significato molto per loro. Attraverso il cinema, i ragazzi hanno espresso i loro vissuti, i loro sogni, le paure e i desideri. Lo confermano anche le parole di una mamma che racconta quanto questa esperienza abbia saputo illuminare gli occhi della figlia, che rientra a casa dopo il camp con il sorriso e tante cose da raccontare.

E grazie al camp i ragazzi hanno sperimentato il valore della diversità e l’importanza di riconoscere le attitudini di ognuno. Per realizzare un film infatti c’è bisogno di tanti ruoli: il direttore della fotografia, il regista l’aiuto regia, il ciacchista, il tecnico luci, gli attori. Ogni ruolo è unico e fondamentale, e concorre insieme agli altri alla buona riuscita di un progetto. “E’ questo che stiamo trasmettendo ai ragazzi: il gruppo vince sempre” raccontano le educatrici.

“Non ci possiamo ancora abbracciare – racconta una ragazza di seconda superiore – ma avevamo bisogno di stare assieme. Infatti non abbiamo mai discusso nemmeno sui temi scelti nei suoi ruoli di ognuno di noi. Ci stiamo mettendo del nostro su tutto. Noi per esempio abbiamo deciso di dar vita ad un corto che metta assieme fantasia e avventura”

“Io da grande vorrei fare attore – continua un altro ragazzo delle medie – per quello sono corso a questo Camp e mi sono messo in gioco”

A dare una mano attivamente anche alcuni ragazzi , minori stranieri non accompagnati, di una comunità gestita da Titoli Minori. Tra di loro addirittura un provetto regista.

La Cooperativa Sociale Titoli Minori ha sviluppato negli ultimi anni un grande spirito artistico che sta mettendo in campo anche durante queste settimane. Tra i propri educatori professionali infatti può contare di un'intera equipe di educatori specializzati in educazione alla teatralità, in possesso degli strumenti per utilizzare il teatro come strumento educativo.

“L’innovatività di questa esperienza estiva per ragazzi è un bell’esempio di come la cooperazione sociale sa intercettare i bisogni del territorio e sa immaginare nuove opportunità per prendersi cura dei più giovani e costruire legami e relazioni positive nelle comunità. Il lavoro di rete è stato determinante per la buona riuscita del progetto, una rete nella quale tutti gli attori hanno saputo mettere in campo competenze diverse e complementari per la buona riuscita del progetto. Titoli Minori infatti ha messo a disposizione un'equipe di educatori altamente specializzati per accompagnare i ragazzi, la Cooperativa Rem ha fornito le competenze tecniche e strumentali per far vivere ai giovani un'esperienza in più possibile vicina ad un vero set cinematografico. Questa è la forza della rete e delle collaborazioni virtuose, e l'entusiasmo di ognuno dei ragazzi lo dimostra pienamente ” conclude Massimo Mantoan, di Confcooperative Federsolidarietà Veneto.

La realizzazione del camp è stata possibile anche grazie al sostegno del progetto “Freetime”, una progettualità dedicata al contrasto del disagio giovanile e ad ogni forma di dipendenza, promossa dai Dipartimenti per le Dipendenze del Veneto (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali anno 2020) a cui partecipano enti del privato sociale (Titoli Minori per il territorio di Chioggia , Cavarzere e Cona)  e i Comuni afferenti al territorio di competenza dell’ULSS 3 Serenissima, che ha come obiettivo  l'attivazione di interventi di prevenzione universale e selettiva per poter rispondere ai diversi bisogni territoriali di tutta l’ ULSS. Da molti anni la cooperativa Titoli Minori collabora sul territorio con SerD, sia in azioni progettuali di prevenzione selettiva, sia in azioni dentro le scuole con progetti che mirano al benessere psicologico dei ragazzi a contrasto di comportamenti a rischio dipendenza. È necessario continuare a lavorare con i ragazzi per coltivare il loro protagonismo e la loro partecipazione a favore della collettività e del senso civico comune, solo un lavoro di rete dove poter coltivare le competenze relazionali e emotive può permettere ai ragazzi di gestire il proprio quotidiano in maniera serena e armonica.

 

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