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#FATTISENTIRECONTROLAVIOLENZA Confcooperative lancia campagna social contro violenza di genere. Durerà un anno. Tre cooperative coinvolte in Veneto 

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«Mettere all’angolo la violenza contro le donne, è l’obiettivo di #fattisentirecontrolaviolenza la campagna di comunicazione social promossa e firmata dalla Commissione dirigenti Cooperatrici di Confcooperative. Sarà on air per un anno – dice Anna Manca vicepresidente nazionale di Confcooperative e presidente della Commissione Dirigenti Donne – con messaggi mensili e approfondimenti sui diversi aspetti di questo drammatico fenomeno». 

 

«Poniamo un mattone oggi – dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative – per alzare un muro domani alla barbarie a cui assistiamo purtroppo con drammaticità crescente. Le nostre cooperative contribuiscono a promuovere la realizzazione professionale, ma anche imprenditoriale delle donne in cooperativa, dove la governance di imprese a guida femminile è del 26,5%, circa il 10% in più rispetto alle altre forme di impresa. L’indipendenza economica è uno degli strumenti primari di contrasto alla violenza. Ecco perché noi lanciamo questa campagna. Dire no alla violenza è un’azione culturale, antropologica. Va sradicata dalle menti delle persone». 

«L’obiettivo è lanciare il sasso nello stagno per provare a raggiungere con progressività più persone possibili per moltiplicare le azioni a contrasto della violenza di genere e per incoraggiare chi subisce abusi a chiedere aiuto, a rivolgersi alle autorità e ai centri competenti. Con #fattisentirecontrolaviolenza – continua Anna Manca – portiamo l’attenzione sul tema, senza aspettare il 25 novembre (Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne). Il nostro impegno, e quello delle nostre cooperative, è quotidiano. Tra le imprese aderenti a Confcooperative sono oltre un centinaio quelle attive nell’accoglienza di donne e minori vittime di violenza. I recenti dati Istat hanno restituito il dramma della fase Covid. Il +182,2% di chiamate al 1522 nel maggio 2020 rispetto a maggio 2019 restituiscono – conclude Manca – il quadro di un girone infernale a fronte del quale occorre trovare risorse per rafforzare e rendere capillare la rete dei centri antiviolenza». 

Il Progetto della Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro, il Gruppo Polis con Casa Viola e il Servizio Uomini Maltrattanti e il Civico Donna Iside sono Cooperative e servizi che quotidianamente lottano per farsi sentire contro la violenza nel Veneto. 

Il Progetto di prevenzione e ascolto della Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro di Verona è un punto di raccordo, non che un amplificatore, delle attività e dei servizi del territorio già attivi per contrastare il problema della violenza femminile. Iside è una cooperativa sociale di Venezia che dal 2004 si occupa di azioni e progetti a contrasto della violenza di genere per promuovere una cultura rispettosa delle differenze. Attraverso i centri antiviolenza garantisce accoglienza per le donne e i minori vittime di violenza e maltrattamento. Dal 2017 Iside gestisce GRU Gruppo Responsabilità Uomini, uno spazio di riflessione e cambiamento per gli uomini che agiscono violenza.
Casa Viola è una struttura di accoglienza a indirizzo segreto che offre alle donne vittime di violenza e ai loro bambini un alloggio protetto e un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo e abitativo. E’ gestita dal Gruppo Polis di Padova che ha fatto nascere anche il servizio Uomini Maltrattanti (SUM) che consiste in un percorso di ascolto e consulenza per gli uomini che vogliono modificare le modalità di relazione con la partner, estirpando gli atteggiamenti violenti e di abuso. E ancora sotto il cappello del Gruppo Polis c’è anche Civico Donna è un centro antiviolenza con uno sportello gratuito per la tutela e il sostegno della donna vittima di una qualche forma di violenza.
Civico Donna offre consulenze psicologiche, legali e attività di formazione, sensibilizzazione e divulgazione per contrastare la violenza. 

“In Veneto queste tre realtà - spiega Erica Dal Degan Coordinatrice Commissione Dirigenti Donne Veneto Confcooperative Veneto - svolgono un ruolo importante per il contrasto alla violenza. Con il loro prezioso lavoro quotidiano di prossimità, aiutano molte persone ad uscire dal percorso della violenza, sensibilizzano aziende profit importanti del settore produttivo del nord est veneto, e accolgono gli uomini maltrattanti in percorsi di accompagnamento specifici: Direi che Fanno la vera, sana e buona cooperazione sociale, ed è per questo che vogliamo farla conoscere a tutti attraverso queste campagne.”

 Le cooperative a guida rosa fatturano 5 miliardi e distribuiscono 2,3 mld in stipendi 

Donne e cooperazione sono un binomio forte e vincente in Confcooperative dove le imprese a guida femminile fatturano oltre 5 miliardi e garantiscono retribuzioni per oltre 2,3 miliardi. Sono cresciute del 2,2% negli ultimi 5 anni, presenti soprattutto al Sud e attive in particolar modo nel sociale e nel sanitario. Reggio Emilia ha la leadership delle cooperative guidate da donne per fatturato, capitale sociale e retribuzioni. Palermo, invece, per numeri assoluti. È questo l’identikit delle cooperative aderenti a Confcooperative guidate da donne che emerge dal centro studi Confcooperative Fondosviluppo dedicato proprio alle “Cooperative a guida femminile”. Se invece guardiamo agli occupati, le donne sono il 61% del totale occupati di Confcooperative (535.000 persone). 

In Veneto le cooperative in rosa sono 175, la provincia con più leadership al femminile nelle cooperative è Padova con 51 realtà. 

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