Maltempo Nord-Est: le testimonianze dei cooperatori del bellunese

Maltempo Nord-Est: le testimonianze dei cooperatori del bellunese

Maltempo Nord-Est: le testimonianze dei cooperatori del bellunese

Abbiamo raccolto alcune testimonianze dai nostri cooperatori che vivono e operano nelle zone del bellunese, le maggiormente colpite dalla devastazione del maltempo di fine ottobre.

Categorie: Primo Piano

Tags: bellunomaltempotestimonianze

È trascorso quasi un mese da quei giorni di terribile maltempo che hanno cambiato il volto di alcuni paesi della provincia di Belluno e la stima dei danni, conclusa in questi giorni, si aggira intorno ai 6 milioni di euro.

Abbiamo raccolto testimonianze da alcuni dei nostri cooperatori che lavorano e vivono in quelle zone, per raccontare attraverso i loro differenti punti di vista, questo mese di tragedia, ma dal quale con coraggio e forza di volontà si stanno risollevando.

Augusto Guerriero - Presidente di Lattebusche

Il problema è gigantesco.
Per l’azienda Lattebusche come sito aziendale non ci sono stati danni diretti, la zona di Busche è stata meno battuta dalla calamità. Sicuramente nei giorni successivi ci sono state grandissime difficoltà nell'andare a raccogliere il latte dai nostri soci, nell'andare a portare fuori i prodotti sulla provincia di Belluno, per l’inaccessibilità delle strade, per le difficoltà di transito. I nostri soci avevano problemi mungitura perché mancava energia elettrica, un nostro distrutto produttivo sul Comelico è rimasto diverso tempo senza energia elettrica.
I nostri soci hanno avuto seri danni: alle coperture delle stalle, ai fienili, al fieno che è stato rovinato. Le linee elettriche sono state devastate, lo stesso centro di Feltre è stato 3 giorni senza energia elettrica.
Abbiamo avuto tanti danni sui pascoli, sulle strade di accesso alle campagne e alle malghe, la devastazione è stata potente come si è ben visto. Ci vorrà tanto tempo per riuscire a quantificare veramente i danni, man mano che si risistema ne emergono ogni giorno di nuovi. La città di Feltre ha cambiato completamente fisionomia, è un’altra città ha cambiato aspetto. Si continua a lavorare senza sosta sugli alberi abbattuti dal vento, che ha raggiunto anche i 200 km/h.
Un plauso va sicuramente alla Regione Veneto che ha segnalato l’emergenza prima che fosse arrivato il maltempo altrimenti ci sarebbe stata una strage.
Un grandissimo plauso va all’organizzazione del recupero: la Protezione Civile è stata bravissima e si è movimentata da tutta Italia per darci una mano.
E infine uno speciale ringraziamento va anche ai dipendenti dell’Enel che per giorni e giorni hanno lavorato 24 ore su 24 per ripristinare le linee elettriche che hanno avuto danni terribili.
Dopo 4 o 5 giorni ogni utenza aveva a disposizione un gruppo elettrogeno. Son stati tutti veramente bravi.

Marco Slongo - Presidente del Consorzio SI (Sviluppo e Innovazione)

Fino ad oggi siamo stati tutti impegnati ad aiutare. Le cooperative sociali hanno contribuito fin da subito a vario titolo a fare qualcosa a seconda dalla zona.
Sono state le zone dell'Alto bellunese, l’Agordino  e il Cadore le più colpite, che presentano ancora problemi di percorrenza stradale.
Belluno e Feltre invece hanno avuto più problemi dovuti dal vento, alberi abbattuti, la luce è mancata per poco ma fortunatamente i servizi essenziali sono stati sempre garantiti.

Essendo presenti come cooperazione in tutta la provincia, nei primi giorni abbiamo subito chiuso i pubblici uffici e abbiamo dato ai lavoratori l’indicazione di rimanere a casa, le cooperative hanno cercato i soci e i lavoratori per sapere se avevano problemi particolari, c’è stata molta mutualità interna, ci siamo dati una mano a sistemare tetti, ripulire strutture.
Le cooperative inoltre si sono messe a disposizione delle singole amministrazioni comunali che avevano diramato inviti per dare una mano sul territorio. Tutti quanti abbiamo contribuito a pulire le vie di accesso dividendoci in turni.
In questi giorni stiamo discutendo in Consorzio interrogandoci su cosa può fare la cooperazione sociale per aiutare i territori, per risollevare quelle zone che sono state maggiormente devastate dal maltempo e che andranno presidiate anche dal punto di vista ambientale e idrogeologico.

Osvaldo Vecellio - Presidente Cooperativa Auronzo

Noi come cooperativa direttamente non abbiamo subito dei danni perché il raccolto era già stato fatto entro fine settembre.
Nei 2 fabbricati adibiti ad agriturismo neppure. Poteva essere un disastro, ma ci è andata bene per fortuna.
Abbiamo delle celle frigorifere in affitto alla nostra cooperativa agricola, ma siamo riusciti a collegarle al gruppo elettrogeno, quindi siamo riusciti a salvare tutta la merce congelata.
L’acquedotto a servizio dell’agriturismo di Malga Popena è stato danneggiato parecchio, ora funziona ma sicuramente non si può gestire l’attività agrituristica o di allevamento con l’acquedotto in quelle condizioni. 
Il collegamento stradale tra Misurina e Carbonin è interrotto ma per l’8 dicembre dovrebbe essere tutto ripristinato. La situazione è pesante ma per fortuna questo non incide sull’attività della nostra cooperativa.

Michele Pellegrini - Cadore s.c.s.

La sede amministrativa della Cooperativa Cadore non ha subito danni, tuttavia una struttura gestita dalla Cadore per l'accoglienza richiedenti asilo ha avuto parte del tetto scoperchiato, e dovrà quindi essere totalmente risistemata. La Cooperativa, si è fin da subito messa a disposizione per affrontare le difficoltà dell'emergenza, mettendosi in contatto con i COC (Centri Operativi Comunali) e mettendo a disposizione nel limite del possibile attrezzature e uomini.  In poche ore la Cadore SCS ha attivato servizi di movierato, il servizio che ha visto l'impegno maggiore come numero di persone è stato la regolazione del traffico per l'accesso al Comelico.
Ora superata la fase di emergenza la Cooperativa Cadore, in una logica di collaborazione territoriale mette a disposizione la sua struttura, composta da personale formato e attrezzature, con particolare riferimento a servizi quali il taglio piante e la sistemazione di strade forestali e vari servizi connessi, convinti che con l'aiuto di tutti la montagna tornerà ad indossare il suo abito migliore. 



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