Un investimento da 92 milioni - completamente autofinanziato - per la realizzazione di un nuovo stabilimento che verrà alimentato in buona parte da 437 pannelli fotovoltaici: è con questa svolta che la Cantina di Soave festeggia i suoi primi 120 anni di attività.
Il nuovo impianto, che mira ad aumentare la produzione portandola a circa 80 milioni di bottiglie, vede la luce anche grazie al forte aumento della base associativa della Cantina che è raddoppiata nel corso degli ultimi anni: dai 1000 soci del 2005 si è passati a oltre 2000 l'anno scorso. Anche la superficie coltivata è cresciuta, passando da 2000 a 6000 ettari di cui l'80% doc e DOCG.
"Questa crescita - spiega Bruno Trentini, direttore generale di Cantina di Soave - ci ha spinto a ripensare la fase industriale e di imbottigliamento diretta da parte dell'azienda che fino ad oggi produce 30 milioni di bottiglie, vale a dire il 20% del totale prodotto"
L'installazione dei pannelli fotovoltaici non è l'unica azione a sostegno dell'ambiente: è stato anche studiato un nuovo sistema per la gestione delle acque meteoriche che trasferisce l'acqua piovana pulita nelle falde acquifere e non la disperde nelle fognature.
Inoltre la produzione del vino biologico è impostata interamente su un protocollo di difesa biologica della vite a cui lavorano 9 agronomi che lo diffondono tra tutti i soci viticoltori. Al momento del conferimento i grappoli vengono analizzati e selezionati in base a 17 parametri diversi: un controllo completo dal grappolo alla bottiglia, insomma, che garantisce gli standard qualitativamente elevati della Cantina di Soave.