Le linee guida dell'ANAC sugli appalti

Le linee guida dell’ANAC sugli appalti

Le linee guida dell’ANAC sugli appalti

L'Autorità Nazionale Anticorruzione emana le linee guida  per dare alle Pubbliche Amministrazioni una serie di norme e linee guida per l'affidamento di servizi a enti del terzo Settore e cooperative sociali.

Categorie: FEDERSOLIDARIETA

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L’Autorità Nazionale Anticorruzione – ANAC ha recentemente emanato le “Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali” (delibera n. 32 del 20 gennaio 2016 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 6-2-2016). 

Predisposte sulla base del quadro normativo attuale, dovranno essere integrate con le modifiche che saranno introdotte dal recepimento delle direttive appalti e concessioni, che entreranno il vigore il 18 aprile p.v., con il nuovo Codice, sulla base della legge delega approvata dal Parlamento. 

Le Linee guida attuali sono una sistematizzazione delle disposizioni che a livello nazionale regolano gli affidamenti, coordinati con la giurisprudenza e gli orientamenti comunitari. L’ANAC dà una serie di indicazioni e orientamenti alla Pubblica Amministrazione per l’applicazione del quadro normativo che va poi coordinato con le norme regionali. Dal punto di vista dell’applicazione della disciplina derogatoria, le Linee guida puntano a interpretare l’implementazione delle procedure e degli istituti ponendo in risalto gli aspetti innovativi previsti dalla legge 328/2000 e dalla legge 381/1991 ed il coordinamento con i principi generali in tema di concorrenza, trasparenza, parità di trattamento. L’Autorità, inoltre, si sofferma sui controlli e sulle misure di trasparenza e di contrasto alla corruzione. 

Per quanto concerne gli affidamenti di servizi sociali, l’ANAC ha articolato l’analisi con una serie di approfondimenti utili e puntuali (programmazione, attivazione piani di zona, servizi per l’accoglienza degli immigrati) che focalizzano le procedure da attuare e gli istituti peculiari previsti (procedure ristrette e negoziate, coprogettazione, offerta economicamente più vantaggiosa, riserve per il terzo settore, etc.). Il documento analizza poi dettagliatamente la disciplina sugli affidamenti alle cooperative di inserimento lavorativo, confermando le procedure derogatorie previste per le convenzioni ex art. 5 della legge 381/1991 (con l’obbligo di impiegare il 30% di persone svantaggiate nelle singole prestazioni oggetto della convenzione, salvo deroghe da indicare nell’offerta). 

 L’ANAC nelle Linee guida ha sostanzialmente accolto le osservazioni che l’Alleanza delle Cooperative Sociali Italiane ha inviato nell’iter di consultazione con particolare riferimento: 

  • all’importanza della programmazione e del coinvolgimento del terzo settore, 
  •  al rispetto dei CCNL delle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale e dei relativi trattamenti salariali, 
  •  all’esclusione dei servizi sociali dagli obblighi di centralizzazione (Consip o altri soggetti aggregatori) e dall’acquisto tramite strumenti elettronici, alle procedure di affidamento delle convenzioni ex art. 5 della 381/1991. 

La federazione proseguirà nel prestare attenzione al tema degli affidamenti, anche in considerazione dell’attuale fase di recepimento delle direttive sugli appalti e le concessioni, al fine di valorizzare le specificità delle cooperative sociali.

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