"È nata una stella": 8 Scuole e il mondo della Cooperazione per il dossier Unesco “Padova Urbs Picta”

"È nata una stella": 8 Scuole e il mondo della Cooperazione per il dossier Unesco “Padova Urbs Picta”

"È nata una stella": 8 Scuole e il mondo della Cooperazione per il dossier Unesco “Padova Urbs Picta” Un progetto mirato alla costituzione di 8 cooperative scolastiche in altrettanti Istituti scolastici patavini per portare Padova nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. A sostenere l’iniziativa Irecoop Veneto, Confcooperative Padova, Banca Patavina e il mondo della cooperazione insieme al Comune di Padova e ai proprietari degli edifici affrescati.

Categorie: Dal Territorio

Tags: Padovaalternanza scuola-lavoro

Dal cielo stellato di Giotto alle splendide corti descritte da Guariento: per fare di Padova trecentesca la candidata più accreditata ad entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco è necessario mettere in campo tutte le forze della città; uno sforzo comune in cui la componente giovane deve giocare un ruolo essenziale e determinante.

Nasce da queste premesse e dalla volontà di Irecoop Veneto, di Banca di Credito Cooperativo Patavina e di Confcooperative Padova di offrire un contributo alla città attraverso il percorso formativo di Alternanza Scuola-Lavoro “É nata una stella” su Giotto e la sua fortuna all’epoca dei Carraresi. Il progetto è patrocinato dal Comune di Padova, è inserito nel piano di gestione di Padova Urbs picta e organizzato con la collaborazione del Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche e degli enti proprietari degli edifici che conservano i cicli pittorici affrescati: Comune di Padova, Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, Basilica e Convento del Santo con la Veneranda Arca del Santo, Diocesi di Padova.

Il mondo della cooperazione si unisce dunque per coinvolgere e stimolare il mondo della scuola. L’obiettivo è quello di abituare i giovani a lavorare insieme, a cercare obiettivi comuni e strade convergenti, in ottica creativa di gruppo, che abbia una componente imprenditoriale, di servizio e soprattutto sia attenta a rispettare concetti di responsabilità e di sussidiarietà nel territorio. Profitto e sostenibilità: da questa idea di fondo e da questa opportunità di crescita per la città nasce il percorso formativo di alternanza Scuola-Lavoro “É nata una stella” che coinvolge 8 Istituti scolastici superiori di Padova sul tema “Giotto e la sua fortuna all’epoca dei Carraresi”.

“È nata una stella”, impegnerà studenti di 8 classi (Liceo Fermi, Liceo Duca d’Aosta, Istituto Rolando da Piazzola, Istituto Ruzza, Istituto Leonardo da Vinci, Istituto Einaudi-Gramsci)a sviluppare otto diversi percorsi creativi sul tema della valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e identitario di Padova. Il percorso di formazione e sviluppo della cooperativa simulata delle singole classi sarà sostenuto dall’esperienza di Irecoop Veneto insieme a Monica Baldessarri, formatrice esperta. Gli studenti arriveranno a stabilire la ragione sociale della loro cooperativa, svilupperanno un’indagine di mercato, elaboreranno un strategia di marketing, decideranno come gestire il proprio budget.

“Un modo concreto e per dare la possibilità agli studenti di sperimentarsi in un progetto imprenditoriale che li veda diretti protagonisti- spiega Giovanni Sartori, Presidente di Irecoop Veneto. La possibilità di sperimentare dal vivo il funzionamento di un’impresa cooperativa, pur se simulata, consentirà ai giovani delle scuole coinvolte di mettersi in gioco in prima persona, scoprendo il valore di prendere decisioni in modo democratico, partecipato e collaborativo: ciò permetterà a ciascuno studente di assumere una responsabilità riconosciuta, accettata e decisa con e per gli altri e di lavorare con passione per raggiungere l’obiettivo comune”.

“E’ nata una stella è insieme un concorso, un’opportunità formativa, un approccio innovativo al prezioso patrimonio culturale della nostra città - dichiara Ugo Campagnaro, Presidente di Confcooperative Padova.

Siamo soddisfatti -  continua - di contribuire in questo modo all’importante percorso cittadino di candidatura: un progetto di alternanza scuola-lavoro diverso dal solito, che guardi non solo alla volta stellata dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni, ma alle stelle che rappresentano le prospettive per il futuro dei giovani”.

Il progetto è stato introdotto giovedì 8 novembre all’interno del percorso plenario di formazione intensiva su “Padova Urbs Picta” ovvero della tematica che farà da collante e da fine ultimo di questo impegno. Sarà questo il momento in cui dalla visione dei capolavori artistici e da tutta una serie di altre osservazioni ambientali potranno arrivare stimoli e idee per l’elaborazione dei progetti.

Gli studenti delle 8 classi visiteranno tutti i luoghi selezionati per la candidatura Unesco e incontreranno alcuni protagonisti di questo percorso cittadino: Giorgio Andrian, esperto UNESCO, spiegherà il senso di candidare Padova a patrimonio dell’umanità, Giuliano Pisani, esperto di Giotto, tratterà le principali innovazioni introdotte dal celebre artista, Andrea Tonello, manager di Superfly lab (organizzatore di Vintage Festival e Natale a Padova), racconterà la storia di successo di un’azienda che ha puntato tutto sulla cultura.

Non mancheranno infine i saluti dell’Assessore alla Cultura di Padova Andrea Colasio, che dichiara: “Grazie ad un impeccabile lavoro scientifico, alla condivisione strategica con gli enti proprietari dei siti che contengono i cicli di affreschi, a iniziative di presentazione pubblica del progetto si sono create le condizioni perché la candidatura di Padova al riconoscimento UNESCO fosse la più forte tra quelle espresse in Italia. Il racconto del primato di Padova come “città dell’affresco” rappresenta una straordinaria forza identitaria e offre enormi potenzialità nella promozione turistica della città”.

“Ciò che è importante in questo percorso di osservazione, di valutazione e di lavoro sarà la capacità di tradurre l’idea in un progetto concreto coerente con un percorso di studi o di orientamento scolastico- rilancia Leonardo Toson, Presidente di Banca Patavina. Potranno essere confezionati manufatti, istituiti servizi o proposti nuovi approcci alla conoscenza del patrimonio da valorizzare: il tutto con un taglio di impostazione che contiamo sarà fresco, innovativo, ma attento allo stesso tempo ai contenuti e alla forma. Non quindi una mera scheda progettuale dentro un dossier, ma un’esperienza concreta di sviluppo che possa portare punti in più alla candidatura e magari far scattare la molla per l’avvio di progettualità interessanti da futuri cooperatori o imprenditori. Concretezza quindi- continua Toson- quella stessa che ogni giorno ci viene richiesta dagli oltre 9.000 soci e dai 60.000 clienti della nostra cooperativa di credito; una sfida quotidiana che riteniamo di saper affrontare anche grazie al sostegno di progetti formativi come quello che oggi stiamo presentando”.

A conclusione del periodo di elaborazione delle singole cooperative simulate, vi sarà un incontro plenario in cui verranno esposti i singoli progetti e in cui sarà premiato quello che sarà ritenuto il migliore.

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