Il Vice premier Di Maio, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ha sollevato una questione che da anni ci vede in prima fila.
E l'ha fatto con l'immediatezza e linearità che gli vanno riconosciute. Ha infatti affermato che la normativa Monti sulle liberalizzazioni non è il Vangelo e che quindi si può e si deve rivedere.
Dei giorni scorsi anche le prese di posizione dei potentati che rappresentano i colossi commerciali (Federdistribuzione e Confimprese) che fanno un grande "allarmismo" paventando licenziamenti in massa in caso di limitazione delle aperture, che come noto ormai comprendono perfino Pasqua e Natale.
Ma di che occupazione stanno parlando? Dell' occupazione vera che con fatica le normali attività commerciali e le cooperative di consumo garantiscono applicando alla lettera i contratti? O di altro?
È dimostrato che le aperture festive non hanno prodotto maggiori consumi, e nemmeno maggiore occupazione reale, ma semplicemente un cambio di abitudini che ha spostato per tanti cittadini la spesa alla domenica. In questo modo sono stati favoriti solo i grandi centri commerciali a discapito dei negozi a gestione cooperativa e familiare.
Le Cooperative di consumo, come è stato ribadito nell'Assemblea Nazionale di una settimana fa a Bologna, stanno dalla parte della difesa dei negozi di vicinato, quelli che sono autentici servizi sociali e davvero stanno dalla parte dei consumatori e delle famiglie, con il servizio, la qualità, la vera convenienza, la certezza sulle provenienze dei prodotti, etc.
Allora ben vengano finalmente le rilevazioni, come diffuse qualche giorno fa da Confcommercio e da FIDA Federazione del Dettaglio Alimentare, che dicono finalmente di una inversione di tendenza con il 55% degli italiani che riscoprono il piacere di fare la spesa sotto casa, scegliendo il negozio alimentare di quartiere. Una ritrovata sensibilità dei cittadini per le “botteghe”, capaci di sacrificio e di nuove idee e servizi, dopo anni in cui sono calpestate, anche da una politica miope e ingorda.
La Confcooperative Federconsumo - Utenza del Veneto con energia è e sarà dalla parte del commercio a misura d’uomo e della famiglia, con la forza della propria testimonianza e determinazione.
Il Presidente
Marcello Criveller