Da Federabitazione a Confcooperative Habitat: la presidenza rimane a Claudio Pianegonda

Da Federabitazione a Confcooperative Habitat: la presidenza rimane a Claudio Pianegonda

Da Federabitazione a Confcooperative Habitat: la presidenza rimane a Claudio Pianegonda

«Il nostro compito oggi è rigenerare le città», sottolinea Pianegonda. Una attenzione particolare anche al mercato della locazione per la generazione dei giovani “mobili”.

Categorie: CONFCOOPERATIVE HABITAT

Tags: abitazioneassemblee regionali

Claudio Pianegonda resta alla guida di Federabitazione Veneto. Martedì 8 maggio l’assemblea dei delegati di oltre 70 Cooperative edilizie presenti in Veneto (74 milioni di euro di fatturato al 2017) ha rinnovato la fiducia a Pianegonda per un ulteriore mandato di quattro anni. Presente anche il presidente nazionale di Federabitazione Alessandro Maggioni.

Fondatore nel 1978 del Cerv, Consorzio per l’edilizia residenziale veneta di cui è tutt’ora presidente, Claudio Pianegonda fa parte del consiglio di presidenza di Federabitazione nazionale ed è autore di pubblicazioni e ricerche sull’efficienza energetica e sulle politiche sociali riguardanti la casa.

Nel corso dell'Assemblea, inoltre, è stato deliberato anche il cambio di nome a livello regionale da Federabitazione Veneto a Confcooperative Habitat Veneto, e così anche all’assemblea nazionale del 20 giugno Federabitazione cambierà il suo nome in ConfCooperative Habitat.

«Il cambio di nome – spiega Pianegonda – segna il passaggio per il mondo cooperativo dall’orizzonte della singola cellula dell’abitare dove dimora la famiglia, dunque case ed edifici, ai contesti in cui le abitazioni si trovano, l’Habitat».

Un cambio di nome che detta le nuove priorità delle Cooperative da oltre un secolo offrono risposte alla domanda abitativa ai ceti medi e bassi. «Siamo chiamati ad ampliare lo sguardo dall’abitazione e dall’edificio al tema del fare città, con i suoi luoghi di relazione e dei rapporti, con le interrelazioni con il sistema dei trasporti e i luoghi di lavoro, della qualità urbana e del tema dello sviluppo sostenibile».

La rigenerazione urbana, lo sforzo di rinnovare il costruito, vedrà nel mondo cooperativo un ottimo alleato: «Metteremo a disposizione l’esperienza e i metodi democratici e partecipativi delle Cooperative per recuperare interi quartieri degli ambiti degradati ed edifici obsoleti».

Tra le altre urgenze c’è anche quella di dare risposta al mercato della locazione, specie per i giovani: «In un’Italia, e soprattutto in un Veneto dove ancora le famiglie sono legate in modo assoluto al valore della casa di proprietà, aumenta sempre più l’esigenza di avere a disposizione appartamenti moderni e funzionali da dare in affitto. La domanda arriva soprattutto da una generazione di giovani che per esigenze di lavoro ci chiedono, anche per mettere su famiglia, sempre più mobilità. Chi è destinato a spostarsi più volte nel corso della sua carriera non avrà più una casa per tutta la vita».

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