Giovedì 16 marzo le Federazioni e i territori si sono incontrati a Venezia per porre al centro della progettualità futura un obiettivo comune: creare una rete intorno al tema del Turismo a Venezia. Il mondo della cooperazione sociale, abitativa, turistica e di lavoro si è confrontato per conoscere le reciproche esigenze, proposte e prospettive tese a valorizzare il patrimonio territoriale, turistico, storico e culturale di una delle città considerate più belle al mondo.
Nel corso della giornata il gruppo ha fatto visita ad alcuni tesori nascosti della città, tra cui il monastero di San Lazzaro degli Armeni, un luogo di pace dove culture e civiltà diverse si incontrano, su una piccola isola a due chilometri da Venezia.
Un esempio è portato da Slow Venice, rete promossa dalla cooperativa Limosa che riunisce imprese turistiche che promuovono il turismo sostenibile, che va oltre la filiera tradizionale con autenticità, amore per il territorio ed esperienza.
L’aspetto turistico interessa non poco alla cooperazione sociale, rappresentata nella giornata di ieri da Luciano Bedin, della cooperativa Primavera 85 che sottolinea la necessità per le cooperative sociali di “rendersi sempre meno dipendenti dai finanziamenti, creando reti col territorio e sviluppando progetti di crescita. Diventando sempre più imprese di comunità”.
Presente nella giornata una forte rappresentanza dal Nazionale, con Antonio Amato della Federlavoro, Paolo Tiozzo della Federcoopesca, Debora Violi e Fabrizio Pozzoli della Federcultura, Turismo e Sport. Il collegamento dei territori con la Confcooperative Nazionale è stato uno dei punti chiave della giornata, sia per una condivisione dei progetti, sia perché il bacino d’utenza a cui sono rivolti si allarga ad una dimensione sovra locale, spesso internazionale.