Le due cantine sociali Vignaioli Veneto Friulani e Codognè si fondono

Le due cantine sociali Vignaioli Veneto Friulani e Codognè si fondono

Le due cantine sociali Vignaioli Veneto Friulani e Codognè si fondono

Il progetto è stato approvato all'unanimità dalle due assemblee, riunitesi domenica scorsa 6 dicembre.

Categorie: Dalle Cooperative

Tags: fedagritrevisovino

I soci delle cantine Vignaioli Veneto Friulani sca di Fontanelle e della Cantina Sociale di Codognè sac, riuniti in assemblea straordinaria domenica scorsa 6 dicembre, alle ore 11, hanno approvato all'unanimità il progetto di fusione fra le due realtà cooperative. 

“Vista l'omogeneità dei territori rappresentati dalle rispettive basi sociali, situati nell'area del Prosecco DOC – hanno spiegato i presidenti delle due cantine, Valerio Cescon per Vignaioli Veneto Friulani e Tania Tonon per Cantina Socialedi Codognè – si è valutata positivamente l'opportunità di creare una struttura che mira ad essere tra le più significative dell'area delle uve della denominazione Prosecco DOC”. Il gruppo vitivinicolo neocostituitosi, che manterrà la denominazione Vignaioli Veneto Friulani sca, lavorerà 3mila ettari di vigneti (il 10% di tutta la viticoltura della provincia di Treviso), produrrà quasi il 10% della DOC Prosecco, con 3 stabilimenti produttivi nel raggio di pochi chilometri (Fontanelle, Gaiarine, Codognè). Nella vendemmia 2015, considerate complessivamente, le due realtà cooperative preesistenti hanno incantato quasi 600mila quintali d'uva. Vignaioli Veneto Friulani aveva un fatturato annuo intorno ai 29 milioni di euro, la Cantina Sociale di Codognè di quasi 8 milioni di euro.“Il progetto di fusione delle due cantine cooperative trevigiane – hanno dichiarato le due assemblee - nasce nell'ottica di favorire la remunerazione dei soci, ottimizzando le due strutture preesistenti. Tra i vantaggi della fusione vi sono la costruzione di un'organizzazione ad alta competitività aziendale, la concentrazione del prodotto e la relativa commercializzazione, l'ottimizzazione nell'impiego delle risorse umane, l'abbattimento generale dei costi, ma soprattutto la creazione delle condizioni ideali per garantire ai soci una maggiore remunerazione del prodotto conferito, contribuendo così in modo efficace al conseguimento degli scopi mutualistici, con una positiva ricaduta sull'agricoltura locale”. 

Nel panorama vitivinicolo trevigiano Confcooperative Treviso annovera una quindicina di cantine associate, che rappresentano oltre il 50% dell'intera produzione vitivinicola provinciale e che certificano metà del Prosecco DOC. Si tratta di cantine evolute, proiettate sui mercati esteri, organizzate per filiera, in grado di gestire tutto il processo produttivo: dalla raccolta e vinificazione delle uve, fino all'imbottigliamento e alla commercializzazione a livello internazionale. 

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