"Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete"

"Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete"

"Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete"

È stata presentata martedì 17 novembre al Palazzo del Bo di Padova, la ricerca su attività e professionalità nelle cooperative sociali venete. Tra i relatori anche Simone Brunello, referente di Federsolidarietà Veneto.

Categorie: Primo Piano

Tags: federsolidarietàUniversitàoccupazione

L'occupazione nelle cooperative sociali è cresciuta in questi ultimi anni, andando controcorrente rispetto alla crisi che, in modo trasversale ha colpito l'economia e, di riflesso, il mondo del lavoro. 

"L'occupazione nelle cooperative sociali è andata costantemente aumentando non solo per processi sussidiari rispetto agli enti pubblici nella gestione dei servizi di welfare, ma soprattutto per una crescente capacità della cooperazione sociale di rispondere a bisogni emergenti in modo strutturato e con strumenti sempre più evoluti anche dal punto di vista imprenditoriale." Sono queste le parole di Roberto Baldo nella Prefazione alla ricerca Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete, una pubblicazione realizzata da l'Osservatorio sul Mercato Locale del Lavoro, servizio dell'ateneo di Padova e che potete trovare in download gratuito in fondo all'articolo.

 

Alla presentazione, avvenuta martedì 17 novembre al Palazzo del Bo a Padova, tanti studenti universitari, soprattutto di Psicologia, Scienze dell'educazione e della formazione, curiosi di sapere quale sarà il loro futuro una volta terminato il percorso di studi e quali sono le competenze richieste nel mondo del lavoro.

 

"La cooperativa sociale deve essere un soggetto che educa la comunità" dice Simone Brunello, referente di Federsolidarietà "In questo momento oltre ad avere delle belle professionalità servono competenze trasversali."

La prof.essa Laura dal Corso, Responsabile dei contatti con l'Albo all'interno del Dipartimento di Filosofia, Psicologia e Pedagogia applicata, sottolinea la necessità di un'attenzione particolare al territorio in cui si vuole operare "In questo settore ha grande importanza la conoscenza del territorio, ma anche l'apertura all’esterno, alle altre realtà, per condividere, diffondere e conoscere i modelli di buone prassi."

Ma è necessaria anche la conoscenza delle politiche, del territorio e un po' di esperienza sul campo, come sottolinea Daniele Corbetta, presidente del CEIS "È fondamentale entrare nel mondo della cooperazione e capirne i meccanismi. Quando abbiamo una posizione aperta nella nostra cooperativa, io prima di tutto cerco possibili candidati tra le persone che hanno svolto un tirocinio o uno stage da noi, perché hanno già un po' di esperienza nella realtà cooperativa . È importante studiare, ma è necessario avere la capacità di comprendere il mondo del lavoro, capacità di essere cittadini perché le politiche sono importanti nel welfare. E ogni territorio esprime le proprie politiche di welfare."

 

Quanto si sta impegnando l'università nella preparazione dei propri studenti al mondo del lavoro?

Risponde Giuseppe Milan, Presidente del Corso di Studi in Scienze dell'educazione e della Formazione "Da tempo l’università è uscita dall’archivio antico e attraverso la ricerca è attenta alle tematiche provenienti dalla vita. La pedagogia da pochi decenni è diventata più capace di esser sfidata dalle narrazioni dei territori. L’educatore è diventato la figura cardine tra gli studi teorici e l'esercizio pratico nei contesti. Le cooperative sociali hanno necessità di una implicazione operativa che dia conferma alla teoria. L’università ha bisogno di rinforzare il campo teorico con l’aspetto pratico."

 

 

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