"Lavoro ed inclusione sociale"

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"Lavoro ed inclusione sociale"

Durante il convegno tenutosi il 27 aprile a Castelfranco Veneto sono stati presentati alcuni progetti di inclusione lavorativa di soggetti "vulnerabili" realizzati grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati nell'area della Castellana.

Categorie: Dal Territorio

Tags: trevisoConsorzio In Concertoinserimento lavorativo

Sono i volti e le storie di alcuni soggetti “vulnerabili” - a causa dell'età, del basso tasso di scolarizzazione, di percorsi di vita o professionali tortuosi - reinseriti in percorsi occupazionali ad hoc, a rimanere maggiormente impressi dopo il convegno-studio su “Lavoro ed inclusione sociale” promosso il 27 aprile a Castelfranco Veneto dal Consorzio di cooperative sociali In Concerto, con il patrocinio del Comune.


Durante i lavori, tenutisi al Teatro Accademico, sono intervenuti i referenti di alcuni enti locali (tra i quali Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Comuni di Castelfranco Veneto e Vedelago), di organizzazioni private (come Fondazione Cariparo, Confcooperative Veneto, Irecoop Veneto, Contarina spa), per raccontare e confrontarsi su alcuni progetti recenti di inclusione lavorativa e sociale, realizzati nell'area della Castellana, e per rilanciare riguardo l'opportunità di costituire Patti territoriali tra diversi operatori pubblici e privati che operano nei territori, per rendere massimamente efficaci gli interventi attuati.

“Il filo-conduttore di interventi di questo genere – ha dichiarato Germano Tonetto del Consorzio In Concerto – è la collaborazione fra settore pubblico e privato, per affrontare insieme i bisogni sociali emergenti”. Sergio Rosato, direttore di Veneto Lavoro, ha promosso il dibattito su quali modelli di governance si possono implementare nei territori, affinché non vi siano solo elenchi di buoni propositi, ma veri e propri documenti programmatici, con obiettivi chiari e strumenti adeguati.

Uno spazio importante del convegno è stato dedicato alla presentazione del Progetto P.O.R.T.O. (acronimo di Promuovere Opportunità per il Reinserimento nel Territorio e l'Occupabilità), sviluppato tra tra l'estate 2014 ed inizio 2015, con il finanziamento della Regione Veneto, che aveva per capofila Irecoop Veneto e come partner operativi il Consorzio In Concerto, la cooperativa sociale N.O.I. Nuovi Orizzonti Informatici, la Provincia di Treviso e l'agenzia Umana, con il coinvolgimento ulteriore dell'Ulss 8 e dei Comuni della Castellana. Grazie al Progetto P.O.R.T.O. sono stati avviati 54 percorsi di inserimento lavorativo di soggetti vulnerabili che nel 70% dei casi sono sfociati in un contratto di lavoro, è stata attuata una massiccia campagna informativa nelle aziende per il collocamento di categorie protette, sono stati realizzati 14 percorsi di riqualificazione professionale per persone disabili ed è stata fondata a Montebelluna la nuova cooperativa sociale Pastificio Veneto.

“Questi buoni risultati di progetto – ha commentato Chiara Antonioli dell'ufficio Risorse umane del Consorzio In Concerto – pensiamo siano stati attuati grazie ad una buona selezione iniziale dei beneficiari, resa possibile da una stretta collaborazione fra gli attori coinvolti, e dalla successiva presa in carico delle persone, che sono state accompagnate e supportate nei 6 mesi di tirocinio, finanziato con apposite borse-lavoro”.

Bruno Pozzobon, presidente di In Concerto, ha lanciato un monito ai Comuni, agli enti locali e alle imprese profit affinché lavorino in sinergia con le cooperative sociali del territorio. “La sfida futura – ha detto – sarà riuscire a distinguere i disoccupati, sempre più diffusi, dalle 'nuove povertà', ossia quelle situazioni familiari totalmente prive di reddito, che vanno aiutate prioritariamente, anche creando nuovi posti di lavoro, inventandoli e cercandoli laddove oggi magari ancora non si intravvedono”.

Infine Ugo Campagnaro, presidente di Confcooperative Veneto, ha sottolineato la forza e la centralità della rete. “La Regione Veneto – ha suggerito – potrebbe premiare quegli enti che sanno fare rete nel territorio”.

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