Firmata l'Alleanza delle Cooperative del Veneto

Firmata l’Alleanza delle Cooperative del Veneto

Firmata l’Alleanza delle Cooperative del Veneto

Nella mattina di giovedì 16 aprile nasce il nuovo organismo rappresentativo delle cooperative venete che unisce Agci, Confcooperative e Legacoop in un protocollo d'intesa mirato a dare maggior peso alla realtà cooperativa.

Categorie: Primo Piano

Tags: legacoopAlleanza cooperative del VenetoAgci

1.813 imprese associate, con oltre 706 mila soci di cui 77 mila 224 lavoratori e un valore della produzione che supera i 10 miliardi 244 milioni di euro, più del 8% del PIL regionale, senza contare la raccolta delle Banche di credito cooperativo, delle altre Banche controllate dalla cooperazione, l’attività del sistema assicurativo e delle Mutue. 

Sono questi i numeri con cui si presenta l' Alleanza delle Cooperative del Veneto sancita questa mattina di fronte ad una sala gremita di giornalisti e cooperatori presso la Camera di Commercio di Padova e firmata dai presidenti delle tre grandi centrali: Ugo Campagnaro di Confcooperative Veneto, Olga Pegoraro di Agci e Adriano Rizzi di Legacoop Veneto.

«Quello che vogliamo avviare oggi - sottolinea Ugo Campagnaro, primo presidente dell'Alleanza designato pariteticamente dalle tre  centrali cooperative e in carica fino al 30 aprile del prossimo anno -  è un percorso che non ha solo l’obiettivo di fare insieme e meglio quello che già fanno le nostre tre associazioni, ma anche l’ambizione di guidare la cooperazione verso un’economia sociale e solidale, dove cittadini e comunità siano riconosciuti come soggetti attivi dello sviluppo, nel segno di una partecipazione responsabile che garantisca diritti e maggiore equità sociale».

Una collaborazione che mira a porsi come soggetto di rappresentanza stabile e forte nei confronti del Governo regionale e delle altre forze economiche e sociali operanti nella regione. Una voce unitaria sui grandi temi dell’economia, del lavoro, dei servizi in rapporto con le istituzioni, ma non solo. L’intesa prevede anche la sperimentazione di forme di collaborazione fra le tre grandi centrali cooperative, tra cui erogazione di servizi comuni e modalità di integrazione nell’assistenza sindacale, senza tuttavia costituire strutture permanenti, generare costi fissi e senza nulla togliere al bagaglio di esperienze e di valori di ciascuna delle associazioni costituenti, frutto di decenni di storia 

Uno degli elementi che caratterizzeranno l’attività del nuovo soggetto sarà anche la sfida della legalità: un problema generale, concordano i presidenti delle 3 centrali cooperative, «ma anche un problema che ci riguarda, che abbiamo ben presente e che vogliamo affrontare con coraggio e determinazione».

 

 

 

 

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