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Il turismo, la comunità e l’integrazione: l’esperienza della Cadore ScS

Il turismo, la comunità e l’integrazione: l’esperienza della Cadore ScS Una cooperativa di comunità che oltre a rispondere alle principali esigenze del proprio territorio, ha fatto dell'accoglienza turistica una carta vincente per valorizzare le meraviglie delle dolomiti bellunesi. Vi raccontiamo la Cadore ScS.

Categorie: Le nostre storie

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La Cadore ScS nasce nel  2008, la prima cooperativa sociale di tipo B a Pieve di Cadore, nel bellunese. Cooperativa di comunità con 11 comuni soci, la Cadore risponde alle esigenze del territorio, intervenendo là dove la comunità richiedeva un intervento, riaprendo l’ultimo cinema della zona, gestendo musei e impianti di risalita. 

In collaborazione con il consorzio Le Mat, la cooperativa negli ultimi anni ha avviato un circuito di servizi per l'accoglienza turistica, incentrato sull’incontro con il territorio, con le persone e le tradizioni della zona. Un’accoglienza realizzata da chi si è trovato in condizioni di emarginazione sociale, perché “chi è escluso, ovviamente, è un esperto di quella che è una buona accoglienza. È un pensiero semplice, no?”

Anche l’integrazione passa per la Cadore, dove con il progetto SimbiOrti si è data possibilità di inserimento lavorativo a persone con disabilità e a richiedenti asilo, impegnati nella coltivazione del Carciofo del Cadore, una qualità particolare dell’ortaggio che cresce tra luglio e agosto, a differenza del carciofo classico che viene raccolto nel periodo invernale.

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